sabato 30 gennaio 2010

In viaggio con Pilù

"Pronto Pilù?"
"Pronto? Pronto? Non si sente niente!"
"Pi, mi senti?"
"Pupi, non si sente niente! Ho il cellulare scarico!"
"E quando mai..."
"Che cosa hai detto?"
"Niente. Volevo sapere quando arrivi."
"Dove sei?"
"Come dove sono, in ufficio!"
"Io ho ancora da fare. Quando ho finito arrivo."
"Mi puoi dire più o meno l'ora?"
(trenta secondi di scariche)
"Pi, che hai detto? Non si sente un accidente!"
"Ho detto che arrivo lì verso le tre! Fatti trovare pronta."
"Va bene. A dopo."
***
Ore 15.13.
Driiinnnn.
"Pronto Pi? Dove sei?"
"In mezzo al traffico! Ma è possibile che cascano due gocce di pioggia e il traffico si blocca!"
"Pi, siamo a Roma, mica a Roccaravindola. Ovvio che si blocca. E non sono esattamente due gocce."
"Comunque fra tre minuti sono lì. Scendi giù e aspettami."
"Pi, come vedi sta piovendo a catinelle. Forse è il caso che quando sei qui fai due squilli e io scendo."
"Basta che non mi fai aspettare, siamo già in ritardo sparato."
"Condivido. Tu squilla che io scendo".
Ore 15.29. Doppio driiiiinnnn.
"Regà, io scendo che è arrivata mia sorella. Fate un bel weekend."
"Buon viaggio eh?"
"Spiritosi."
****
"Ciao Pi, tutto ok?"
"Come no! La strada è invasa di cretini, dieci minuti di fila sulla Boccea, c'era una deficiente che si è piazzata col Mercedes in mezzo alla strada..."
"Pi, adesso siamo noi in mezzo alla strada... Forse è il caso che metti in moto."
Vruuuuummmm.
"Sono 126 miglia per Chicago. Abbiamo il serbatoio pieno, mezzo pacchetto di sigarette, è buio, e portiamo tutt'e due gli occhiali da sole."
"Pupi?"
"Sì?"
"Taci."
"Sissignora."
***
Ore 16.27. A passo d'uomo sul raccordo.
"Ma che ci fa tutta questa gente per la strada?"
"Pi, forse stanno andando fuori Roma tale e quale a noi? Mi pare ipotesi plausibile, visto che è venerdì pomeriggio."
Silenzio malmostoso.
"Pupi, mi fai una sigaretta?"
"Certo. Tabacco tuo o mio?"
"Mio. E' nel mio zainetto, che è dietro al mio sedile. E' nella tasca esterna. No, non quella, quell'altra tasca esterna. Però visto che ci sei riaprila, perché lì c'è il telefonino e devo chiamare Francesco. Non quel telefonino, quell'altro nero, ci dovrebbe essere l'auricolare attaccato. L'hai trovato il tabacco? No, non quella tasca, quell'altra!"
"A Pi, t'offendi se ti dico che sto zaino c'ha tante zip quant'erano le paia di scarpe di Imelda Marcos?"
"Ah, dobbiamo fare benzina che il serbatoio è vuoto. Quando entriamo in autostrada tieni d'occhio le aree di servizio."
"Mi sta bene. Così imparo a citare i Blues Brothers."
***
Ore 16.45 circa. Area di servizio.
"Ho fame. Non è che mentre faccio benzina vai a comprare qualcosa?"
"Dolce o salato?"
"Boh, non lo so..."
"Dimmi tu: vuoi dei cracker, delle merendine..."
"Mi mettono tristezza..."
"Pilù, qui c'è solo un baretto, e a quello che si vede tutta sta scelta non ci sta. Decidi."
"Mah, magari qualcosa con della cioccolata."
"Vado."
"Non della Nestlè, eh? Non prendere niente della Nestlè. Prendi un Twix."
"Ti faccio notare che qualunque merendina tu possa volere o è della Nestlè o di qualche altra multinazionale che moralmente è altrettanto ripugnante."
"Allora prendi la Ritter."
"Vada per la Ritter, ma dubito che ci sia. A dopo."
Mi avvio verso il baretto. Pioggia battente, freddo becco. La Ritter non c'è.
Mentre occhieggio fra gli scaffali vedo uno dei benzinai che fa grandi gesti all'indirizzo di Pilù, inframmezzati da ululati in romanesco che si sentono fin dentro il bar e probabilmente sono udibili anche a Borgata Finocchio, distanza chilometri otto.
Benzinaio: "Signò, qua è serf sèrvis, se deve spostà a quella fila de llà... No, a destra... Signò, guardi dietro... Signò, non guardi me, guardi dietro!"
Mi doto di cibarie, pago e trotterello sotto la pioggia verso la macchina di Pilù, che è riuscita a parcheggiare alla pompa giusta dopo aver evitato per un pelo di accartocciare una Panda.
"La Ritter non c'era. Ho preso il Twix."
"Mh."
"E anche una scatola di wafer."
"Mh."
"Ricoperti di cioccolato."
"Oh, bene. Non è che vedi a quanto ammonta la benzina?"
"Euro cinquantuno e rotti. Facciamo a mezzi?"
"Chi è la maggiore?"
"Ho capito. Almeno posso metterci l'euro?"
***
Ore 17.03. In autostrada. Acqua a catinelle.
"Pupi, apri un po' quel Twix, va'."
"Marameo, maramio, uno tu e uno io."
"Calvino."
"Bella Pi. Quale fiaba?"
"Non me lo ricordo."
"Era Le sette teste d'agnello."
"Mi sono scordata un sacco di cose. Quando torno a casa devo riprendere La morfologia della fiaba di Propp."
"Propp? Che palle."
"Non è vero. Propp è bello."
"Sarà. Visto che sei antropologa, non è che mi sai dire perché ci sono tante bestie parlanti nelle fiabe?"
"L'animale ha sempre una funzione totemica. Apri i wafer?"
"E in che modi si manifesta la funzione totemica?"
"Non mi ricordo se lo sportellino del serbatoio si chiude automaticamente o si deve premere un pulsante. Guarda nello specchietto retrovisore se è aperto."
"Non mi pare. La funzione totemica?
"Non mi fido, meglio se chiamo Francesco. Mi passi l'auricolare? Il numero fallo tu. E' uno degli ultimi che ho chiamato."
"Spe' che non si vede niente. Quale dei tre numeri di Francesco?"
"Mi fai una sigaretta?"
"Pilù, ti ricordo che ho due mani."
"Ti ho chiesto con garbo una sigaretta! Non c'è bisogno di rispondere con quel tono!"
"Pi, se eviti di guidare appiccicata al popò della macchina davanti e di fare zigzag fra la corsia di sorpasso e quella centrale magari mi tranquillizzo e non ti rispondo con quel tono."
"Non capisco se ci si vede davvero così male o se sono io che ho gli occhiali molto sporchi. O forse mi è scesa la cataratta? Mi sa che devo tornare dall'oculista."
"....."
"Perché fai quella faccia?"
"Gesugiuseppemaria proteggete la macchina della sorella mia..."
"Ho un CD di Guccini, posso metterlo?"
"Posso scendere?"
***
Ore 17.53
"Posso mettere il CD di Guccini?"
"No."
"E dai."
"Quale parte di no non ti è chiara?"
***
Ore 18.05. Rampa verso il casello autostradale.
"Uuuh!"
"Che c'è?"
"Pupi, guarda la luna! E bellissima!"
"Sì, è quasi piena. Ne manca giusto una fettina."
"Hai visto come è grande?"
"E' perché è bassa, è una questione di prospettiva."
"Sei davvero spoetizzante."
"Ingegnera onoraria, prego."
"Nel mio portadocumenti c'è il Bancomat, passamelo così pago il pedaggio."
"E' allegata la guida per districarsi fa tasche e taschine? Così magari lo trovo in tempo utile."
"Animale."
***
Ore 18.20. In viaggio a velocità di crociera dopo sosta per rifornimento alimentare.
"Quanti anni sono che ci fermiamo a quel baretto dopo l'uscita dell'autostrada?"
"Pi, per quel che mi ricordo io da sempre. Ogni viaggio, tappa fissa per caffè e pipì."
"E sigaretta."
"Mica vero. Mamma fumava pure in macchina. Ti ricordi di quella volta che le è partita la brace e mi stava mandando a fuoco la scarpa da ginnastica?"
"No, non mi ricordavo."
"Io sì, per ovvi motivi."
"E lo spaccio lì accanto quando l'hanno aperto?"
"Boh, un bel po' di tempo fa. Una ventina d'anni. Prima vendeva solo le mozzarelle."
"Adesso è molto più fornito. Buoni, sti taralli con il peperoncino."
"Pure queste ciambelline al vino hanno il loro che."
"Posso mettere Guccini?"
"Enne-O."
"Lo sai quanto mi piace."
"A te piace. Io lo trovo una barba."
"Ti prego."
"Va bene. E ringrazia il biscottificio artigianale di Pozzilli per aver fatto queste ciambelle così buone, sennò col cavolo che ti dicevo di sì."
***
Ore 18.32. SMS all'amato bene.
"Siamo in viaggio e mia sorella ascolta Bologna di Guccini, canta a mezza voce e si commuove. A me Guccini fa ribrezzo e non so se Pi ci vede in mezzo alle lacrime, però è bellissimo, è una di quelle cose che ti ricordi a distanza di anni. Baci."
***
Ore 19 circa. Da qualche parte in provincia di Isernia.
"... e gli uccelli marini additano col volo/ la strada del Katai per Marco Polo..."
"Bello. Niente da dire. La musica fa dormì, ma i testi sono eccezionali."
"Non ci posso fare niente. Guccini mi emoziona."
"Ti dirò, sta iniziando a piacere anche a me."
"Veramente?"
"Altroché. Da quando hai messo su questo disco stai andando a ottanta all'ora al massimo e non dai di matto se qualcuno ti sorpassa. Pertanto ha i suoi meriti."
"Puzzola mannara."
"Grazie. Vuoi un altro tarallo?"
***
Ore 19.20 circa. Da qualche parte in provincia di Campobasso.
"Pi, ma che è sta canzone?
"Statale 17."
"E' un plagio spudorato di Sweet Home Chicago".
"Sicuramente è voluto."
"Almeno la musica si può ascoltare."
"Lo sai che siamo proprio sulla Statale 17? Un pezzettino passa pure per il Molise."
"Davvero?"
"Sì, collega l'Abruzzo con la Puglia."
"Mi sa che sta canzone è dedicata al tratto molisano."
"E perché?"
"Quale migliore ispirazione per un autostoppista cantautore in vena di lagne di una strada dove passa una macchina ogni venti minuti?"
"Caimana."
***
Ore 19.40 circa. Sulla Bifernina.
"St'ultimo pezzo di strada non finisce mai."
"Tranquilla, manca poco."
"Meno male, cominciavo a sentirmi uno zoo."
"Tira fuori il CD e rimettilo nella custodia, va'."
"Finalmente. La prossima volta, però, se non ti dispiace mi porto i Byrds."
"I chi?"
"...." (singhiozzare sommesso)
***
Ore 19.50. Paesello.
"Oh, finalmente. Non ne potevo più, ho la schiena a pezzi."
"Se ti consola siamo in due."
"Zitta zitta zitta che c'è un posto davanti alla chiesa!"
"Questo, Pilù, chiamasi posteriore."
"Scendi che cominciamo a recuperare i bagagli."
"Carichiamoci pure i barattoli per la salsa, così ci togliamo il pensiero".
"Ma quanto fa freddo!"
"Questo, Pilù, chiamasi clima sannita".
Ci incamminiamo a passo di carica verso casa. I barattoli tintinnano con rumore di slitta natalizia.
"Però abbiamo viaggiato bene, vero?"
"Sì Pi, abbiamo viaggiato davvero bene."

8 commenti:

  1. Spettacolo. Sembrava di essere con voi :)

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  2. Se tu fossi stata davvero con noi, non so quanto ti sarebbe piaciuto :D

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  3. brava pupi...mi hai fatto davvero ridere..ora vado a curiosare nel tuo blog per vedere se trovo altre storie divertenti. Bacione Ferny

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  4. Grazie :D
    Va detto che leggendo ha riso pure mia sorella, pertanto mi sento un filino meno in colpa :)

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  5. Mi stavo chiedendo se se ne potrebbe fare un cortometraggio...
    non male
    gbb

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  6. Basta che non sia un documentario: c'è il rischio che lo mandino su Discovery Channel, nella serie Animal Face-Off...

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  7. Mi son divertito, non a leggerlo ma a recitarlo, verrò solamente se portate il disco di Guccini!

    giovanni Tanca

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  8. Guccini no. Pietà.
    Rilancio con la Trilogia di Fonni di Benito Urgu, si può fare? :)

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