Sono reduce da serata di puro delirio gastronomico.
Mauro è venuto a cena, e grazie a un filo di tempo in più del solito ho potuto finalmente preparargli un pasto come si confà.
Menù: linguine al pesto casalingo, polpette ai pomodorini di collina, finocchi al gratin, ostie con gelato.
Non ho fatto manco una fotografia, per cui di tutti codesti mangiari non posterò un bel nulla.
Non che mi spiaccia, visto che causa il succitato menù ho la sensazione di avere nello stomaco una riproduzione in scala 1:1 di Ayers Rock, e anche solo ripensarci mi dà un senso di agonia, figurarsi scriverne.
Vi propongo pertanto una pietanzina leggera, ma leggera leggera. Ideale anche per chi sta a dieta, ma al pensiero di affrontare il solito piatto di cucuzze lesse si sente lieto e vivace come, non so, uno che ha pensato "massì, facciamo una bella cena fra amici" e il mattino dopo alle sei e mezza si è trovato a darsi del tu con una Torre di Pisa di piatti sporchi.
Ovvero, quello che è successo a me stamane. Ma questo fra parentesi.
Ingredienti:
zucchine, quante ne garbano, possibilmente romanesche, piccole e prive di semi
olio in base al gusto e alle esigenze
sale
Preparazione:
lavate ben bene le zucchine, tagliatene via le estremità, e con un pelapatate affettatele nel senso della lunghezza il più sottili possibile. Quindi mettetele in un colapasta, salate e lasciatele lì una mezz'ora perché perdano l'acqua in eccesso.
Prendete una padella antiaderente munita di coperchio di vetro, scaldatela senza olio o grassi di sorta, e quando è bella rovente con santa pazienza metteteci man mano le strisce di cucuzza, facendole cuocere da una parte e dall'altra calcolando una trentina di secondi per lato e facendo attenzione che non si attacchino (vi aiuterà il fedele cucchiaio di legno).
Man mano che son pronte, mettetele in una scodella, e spruzzatele di olio. Quando avrete terminato le cucuzze aggiungete una puntina di odori graditi (a me piace l'origano, ma anche i semi di finocchiella ci stanno bene assai), date una bella mescolata, coprite con un piatto e lasciate raffreddare.
Sono ottime per accompagnare del semplice riso lesso condito con un filo d'olio e una punta di salsa di soya, del petto di pollo alla griglia o in padella, oppure un bel merluzzetto lessato in acqua addizionata con un po' di pepe e una fogliolina d'alloro.
Scommetto che sono ottime anche con l'Alka Selzer, combinazione che testerò stasera.
Così magari evito di sognarmi, come stanotte, che dovevo prendere la maturità scientifica visto che la mia laurea in lettere a fini lavorativi non serviva a niente.
Il che è vero anche nella realtà.
Ma questo, come sempre, fra parentesi.
Se rinasco, faccio l'idraulico.
Per intanto, vado a caccia di un po' di idraulico liquido. E speriamo che sciolga la replica 1:1 di Ayers Rock.
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