martedì 20 ottobre 2009

Freddo, pussa via: farro e melanzane

"Tesoro mio, che bell'arietta che c'è fuori..."
Quando l'amato bene con il suo consueto understatement si lagna della temperatura, è segno che non c'è scampo: è arrivato ufficialmente il gelo.
Il che vuol dire che, con somma soddisfazione di chi cucina, è arrivato il momento di approntare risottini e zuppe bollenti senza più correre il rischio che il poveretto sudi a fontana.
Ho pertanto colto l'occasione per liberarmi del paio d'etti di farro che stavano a immestirsi in dispensa per approntargli una pietanza che gli ho servito ben bollente. Giacché, oltre a sciogliergli la patina di ghiaccio che aveva accumulato addosso aspettando l'autobus, gli è pure piaciuta parecchio, ve la propongo.

Ingredienti:
due etti circa di farro intero
due belle melanzane scure
uno spicchio d'aglio
due cucchiai d'olio

Preparazione:
lavate le melanzane, togliete il picciolo e tagliatele a tocchetti, provvedendo poi a spruzzarle di sale e a metterle nel colapasta per una mezz'oretta onde togliergli l'eventuale amaro (procedete, insomma, come se steste preparando delle melanzane a funghetto).
Nell'attesa, sciacquate il farro sotto il rubinetto e lasciatelo da parte.
Quando è passata la mezz'ora, sciacquate pure le melanzane e tamponatele con un canovaccio, oppure scrollatele ben bene nel colapasta.
Togliete il germoglio all'aglio, tritatelo con la grattugia (se avete lo spremiaglio meglio ancora, ovviamente) e mettetelo a soffriggere con i due cucchiai d'olio in una pentola antiaderente a fuoco bassissimo: non appena si è un po' colorito, buttate le melanzane in pentola, coprite col coperchio di vetro e lasciate cuocere sempre a fuoco bassissimo per una decina di minuti. Grazie alla fiamma minima, non sarà necessario aggiungere acqua; nel caso funesto che non disponiate di coperchio di vetro, anziché impiegare quei dieci minuti per farvi i fatti vostri date una controllata ogni tot e aggiungete acqua (poca, mi raccomando) se necessario.
Passati i dieci minuti, fate la prova forchetta: se i rebbi entrano nelle melanzane senza difficoltà, è arrivato il momento di procedere.
Alzate la fiamma, aggiungete il farro e fatelo insaporire per un minuto mescolando con il cucchiaio di legno. Versate quindi in pentola il doppio della quantità d'acqua rispetto al peso del farro, in cui avrete sciolto una presa di sale. Riabbassate la fiamma al minimo, rimettete il coperchio di vetro e lasciate cuocere per una ventina di minuti rimescolando di tanto in tanto, finché il farro non ha assorbito tutta l'acqua o quasi. Quando è pronto, tenete pure in caldo impiegando il coperchio: fra le tante virtù di questo cereale, purché di buona qualità, c'è quella di non spappolarsi.
Quando il vostro amato bene arriva esibendo una bella barba di ghiaccioli sotto il mento, aggiungete alla pietanza una spruzzatina di peperoncino se garba e portate in tavola.
Mangiate insieme all'amato/a la zuppa e osservate con tenerezza il suo naso che da viola porporino torna di colore normale.
E poi date un bacio su quel naso.
Vi parrà strano, ma così la pietanza diventerà più buona.

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