martedì 6 ottobre 2009

Sfigato ad ogni costo: Vasco Rossi vs. Radiohead

Conoscete i Radiohead?
Sì?
Buon per voi. Eccellente band. Certe volte eccede in lagna, ma ha fatto alcuni pezzi memorabili.
Non li conoscete?
Peggio per voi. Oppure no, dipende. Perché almeno non correte il rischio di uno choc anafilattico come è successo a me domenica.
Scenario, il supermercato vicino casa, dove in fretta e furia e completamente rimbambita dalla consueta sonnolenza del finesettimana ho fatto quel po' di spesa che occorreva.
Mentre ero alla cassa, fra le nebbie della cecagna si è fatta strada una melodia, trasmessa a educato volume dalla radio del discount stesso: bella musica, mi pareva mi fosse nota, ma non ne ero certa. Ho appizzato le orecchie. Toh, sembra Creep dei Radiohead, ma il ritmo me lo ricordavo diverso.
Poi è partito il cantato.
E lì mi sono svegliata.
Uno, perché la voce non era quella di Thom Yorke, bensì di qualcuno che sembrava aver pasteggiato da sempre a Blu Sgorgatutto.
Due, perché il testo era in italiano. Ed era una vera perla.
"Guarda che lo so/ che gli occhi che hai/ non sono sinceri/ sinceri mai/ già da quando ti svegli/ nanana/ tanto è lo stesso/ soffro anche spesso/ Ma sono qui/ amo dirtelo/ voglio restare insieme a te/ ad ogni costo/ ad ogni costo".
La cassiera, perplessa probabilmente causa il mio sguardo vetrificato, mi ha chiesto se ci fosse qualcosa che non andava.
Sì, c'era qualcosa che non andava. Vabbè che le radio dei discount proliferano di fondi di magazzino che tanto non ascolta nessuno, ma la cover di Creep in stile spaghetti-ballad, perdipiù cantata da uno che non verrebbe accettato manco nel coro della bocciofila, è davvero troppo anche per le radio dei discount. Che poi, mi son chiesta, ma chi è il demente che sceglie di fare una versione di Creep in lingua nostrana?
L'ho scoperto ieri.
Il demente è quel rocker di Zocca, provincia di Modena, che in Italia riempie stadi di pubblico adorante, e altrove al nominarlo causa sguardi basiti.
Lo avrei dovuto capire dal "nanana".
Non che io abbia nulla contro Vasco Rossi. C'è di gran lunga di peggio, altroché. Quando era giovine e sfoggiava lunghe chiome senza il bisogno di nascondere la chierica con il cappellino ha scritto un paio di autentici gioielli del pop-rock autarchico (delizioso il simil-reggae sbilenco di Vado al massimo in cui prendeva per i fondelli l'insopportabile Nantas Salvalaggio, "quel tale che scrive sul giornale"), e anche in anni più recenti ha proposto canzoni notevoli come Sally, che mostrano capacità compositive di autentico pregio nell'ambito della musica mainstream.
Proprio per questo considero tante delle sue canzoni più celebri delle occasioni sprecate se va bene, delle dimostrazioni di pigrizia furbesca se voglio pensare male (basti citare la terrificante Bollicine, che il mio collega Dario, con la sua perfetta sobrietà, mi suggerì di ascoltare dopo Sally come antidoto alla commozione).
E proprio per questo non gli perdono Ad ogni costo che, fra le cover che i cantanti dello Stivale ci hanno elargito, è appena un pelo più su della inarrivabile E chi se ne frega di Masini (per la quale spero sempre che i Metallica prima o poi affoghino in Arno lo straccianote gigliato, ma questo en passant).
Con ciò sono consapevole di essermi attirata le ire funeste dei fans del Blasco - pardon, il Komandante, come mi è stato detto vien chiamato adesso. I quali fans, a vedere i commenti che postano su Youtube a difesa del loro idolo per la temibile versione di Creep (si va da "Vasco è una fede" a "l'originale dei Radiohead non vale niente e in Italia non li conosce nessuno, devo ringraziare Vasco se qualcuno se li fila"), non sembrano particolarmente portati a mettere in discussione una scelta che, non solo a mio giudizio, discutibile lo è stata a dire poco. Sostengono anzi che la cover è uno splendido omaggio, una scelta coraggiosa, e che i Radiohead abbiano dato il loro consenso e si siano detti entusiasti del risultato.
Ora, a me risulta che il catalogo dei Radiohead e i suoi diritti li detenga la Emi, che se non sbaglio è pure la casa discografica di Vasco Rossi.
Pertanto, è molto probabile che Yorke e compagnia siano stati bellamente doppiati perché del loro consenso non c'era bisogno.
Consenso che dubito sarebbe arrivato se avessero potuto sentire un adattamento che musicalmente tramuta una composizione secca, tagliente e basata su quattro-accordi-quattro in una ipertrofica ballatona in stile REO Speedwagon (il tutto senza cambiare di un pelo l'arrangiamento: che dire, chapeau), e per quanto riguarda il testo trasforma un inno all'alienazione che vive chi è creep - traducibile più o meno con "sfigato" - nella solita, stracotta canzone d'amore all'italiana. Per fare un paragone basta fare una traduzione, seppur abborracciata, della prima strofa e del ritornello originali: "Mentre eri qui /non riuscivo a guardarti negli occhi/ sei uguale a un angelo/ la tua pelle mi commuove/Lieve come una piuma/ in un mondo bellissimo/sei così speciale/vorrei esserlo anch'io/Ma sono uno sfigato/Sono un balordo/Che diavolo ci faccio qui/Non è questo il mio posto..."
Ve la immaginate la faccia di Thom Yorke di fronte a "tanto è lo stesso/ soffro anche spesso"?
Più o meno questa, credo.
Vasco Rossi mi dicono sia in tour, o stia programmando l'ennesimo. Sono persuasa che non mancherà di proporre al pubblico in visibilio anche Ad ogni costo.
Con cui è riuscito a trasformare una delle più belle canzoni degli ultimi anni in una ciufega vergognosa.
Il che, volendo, ha una sua logica.
Più creep di così, infatti, non si può.

6 commenti:

  1. Va beh, non sarà il massimo, ma non esageriamo, come hai detto c'è di peggio!

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  2. Ne convengo: E chi se ne frega di Masini è peggio.
    Ma non di molto.
    E bisogna raggiungere vette di raccapriccio molto, molto alte per stare un pelo sotto a E chi se ne frega di Masini.

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  3. Hai dovuto usare anche il cervello per scrivere questo pseudo articolo?

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  4. Mi chiedevo dove fossero finiti i karampani del Komandante: grazie! :D

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  5. Articolo simile a quella di nantes salvalaggio, cioè volto solo ad offendere senza sapere...sapere che vasco rossi blasco komandante dio del rock(in italia almeno)ha accompagnato 3-generazioni-3 con i suoi pezzi unici e densi di significato...se poi ultimamente ci scappa il commerciale è anche comprensibile. ps radiohead ki??

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