Ingredienti:
mezzo chilo di pennette lisce (piccole, mi raccomando, e ribadisco lisce)
20 grammi (ovvero un cucchiaio) di burro più qualche fiocchetto
due cucchiai di farina
mezzo litro di latte
un etto abbondante di scamorza passita
mezz'etto di parmigiano grattugiato
pangrattato
un'ombra di noce moscata
Preparazione:
in primis con latte, farina e burro fate la besciamella. Ovvero fare scaldare a fuoco basso burro e farina, e non appena si sono imbionditi aggiungete piano piano il latte (meglio se a temperatura ambiente o appena tiepido) sempre rimestando con il fedele cucchiaio di legno. Non appena il composto vela il succitato cucchiaio tirate via dal fuoco, aggiungete una spolverata di noce moscata e lasciate raffreddare.
A questo punto potete cuocere la pasta: e cuocetela molto, molto al dente. Non deve essere cruda, ma dev'essere meno cotta di come che siete soliti servirla in tavola. Dopo averla scolata, conditela per benino con la besciamella avendo cura di lasciar da parte un paio di cucchiai della stessa.
A questo punto datevi del tu con la teglia, che deve essere se possibile tonda, e se è del tipo con cerniera apribile è meglio ancora. Ungetela con il burro e foderatela con il pangrattato scuotendo via quello in eccesso. Quindi, metteteci uno strato di pasta condita. In secundis, un ricco strato di scamorza tagliata a pezzetti e parmigiano. E per concludere uno strato finale di pasta, che sormonterete con generosa dose di parmigiano, la besciamella avanzata, qualche pezzetto residuo di mozzarella e un paio di fiocchetti di burro. Voilà!
A quel punto piazzate la teglia in forno già caldo a 180° per una ventina minimo di minuti, quindi lasciate raffreddare appena, con l'aiuto di un piatto sformatela (se avete invece usato una teglia apribile togliete il cerchio) e portate in tavola.
Se sapete che è gradito ai commensali, nello strato intermedio potete aggiungere qualche pezzetto di prosciutto cotto e dei piselli ripassati con un po' di burro, ma a noi piace tutta bianca come la neve. E' semplice, e squisita.
Spero che piacerà anche a voi e a chi vi è caro: semmai fatemi sapere.
E adesso perdonatemi ma vi auguro buon weekend e scappo via, ché domenica è il compleanno del mio babbino e, perbacco, aggio fà cose 'e pazzi.
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