martedì 19 maggio 2009

Zuppa di rimasugli

Ieri sera ho deciso di ripulire un po' la dispensa perché mi ero stufata di avere in giro buste, bustine e svariati barattoli che mi occupano qualunque spazio e rischiano di cadermi in testa ogni volta che apro i pensili (sarò pure fidanzata con un ingegnere, ma ancora non ho imparato l'arte di uno stoccaggio razionale. Che poi il suo sarà pure razionalmente disposto in modo da sfruttare ogni centimetro cubo, ma poi per trovare le cose tocca usare il pendolino e la sfera di cristallo).
Frugando in giro ho trovato dei rimasugli di cereali e legumi in quantità troppo scarsa anche solo per due persone; ho aggiunto una delle verdure che stavano a intristirsi in frigo e il risultato, devo dire, non è stato malvagio.

Ingredienti:
70 grammi di riso basmati
70 grammi di riso rosso a chicco lungo
100 grammi di lenticchie rosse
1 cipolla medio-piccola
2 zucchine romanesche con il fiore
1 cucchiaio d'olio
un cucchiaino di curry
due rametti piccoli di erba pepe

Preparazione:
tagliate le zucchine in piccoli pezzi e tagliate a striscioline i fiori di zucchina (ché con codesti chiari di luna non si butta via nulla) dopo aver tolto il pistillo.
In una pentola antiaderente mettete la cipolla tritata a stufare con il cucchiaio d'olio (fuoco bassissimo, coperchio di vetro), e una volta che è diventata trasparente buttate nella pentola il misto di riso e lenticchie e fate tostare per qualche secondo a fuoco vivace mescolando con il cucchiaio di legno. Aggiungete le zucchine e i fiori e date una rapida mescolata.

Versate quindi una quantità adeguata di acqua (calcolate il doppio rispetto al peso del riso e lenticchie, ovvero un paio di bicchieri), aggiungete il curry e un cucchiaino di sale, date un'ulteriore mescolata, mettete il coperchio di vetro e lasciate cuocere a fuoco basso per una ventina abbondante di minuti. In questo lasso di tempo fatevi pure i fatti vostri, avendo cura di controllare ogni cinque minuti per assicurarvi che il tutto non si bruci; aggiungete acqua se gli ingredienti hanno assorbito quella già versata e se, assaggiando, vi accorgerete che il riso è ancora duro. Se necessario, aggiungete anche un po' di sale.
Quando la pietanza ha assunto più o meno la consistenza di un risotto (il riso, soprattutto quello rosso, sarà al dente, le lenticchie invece saranno diventate una crema) spegnete il fuoco, versatela in una scodella, decorate con le foglioline di erba pepe e portate in tavola.
E' buona anche fredda, come ho potuto constatare avendola mangiata a un'ora e passa dalla preparazione causa ennesimo ritardo del fidanzato tapino: pertanto è consigliabile a tutte coloro che nella vita si accompagnano a ingegneri, informatici e altre categorie per le quali gli straordinari sono ordinari.

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