Ingredienti:
una decina di fichi ben maturi
220 grammi di farina
un uovo
80 grammi di burro
75 grammi di zucchero
un cucchiaio di zucchero di canna
buccia grattugiata di un limone
un cucchiaio di rum per usi di cucina
Preparazione:
prendete un tortiera e foderatela di carta da forno. Sbucciate quindi i fichi, fate un taglio a croce sulla cima e metteteli a capa sotto sul fondo della tortiera, badando che formino un cerchio. Cospargeteli con il cucchiaio di zucchero di canna e la buccia di limone e lasciateli lì in attesa.
In una ciotola impastate velocemente la farina, lo zucchero, l'uovo, il burro a temperatura ambiente e il cucchiaio di rum in una palla di pasta morbida e compatta. Giacché fa un caldo belluino e c'è il rischio che la frolla impazzisca, tenete a portata di mano un po' di acqua o di latte ben freddi e aggiungeteli se necessario all'impasto: la frolla rinsavirà in men che non si dica.
A questo punto armatevi di mattarello (io nel finesettimana ho avuto la fortuna di disporre di quello di Tania, che è tutt'altra cosa rispetto al mio di formato adatto ai puffi: del resto, ho un piano di lavoro in cucina che i puffi spregerebbero perché troppo piccolo persino per loro), cospargetelo bene di farina e tirate una bella sfoglia sottile circa due millimetri. Arrotolatela quindi intorno al mattarello e dispiegatela con calma e attenzione sui fichi, rincalzandola bene lungo i bordi.
Bucherellate la superficie della torta con i rebbi della forchetta e mettetela nel forno preriscaldato a 200° per una ventina di minuti (quantomeno, tanto è bastato nel forno di Tania, che però è ventilato, elettrico e coi controfiocchi).
Togliete quindi la torta dal forno e lasciatela raffreddare: non tentate di sformarla prima che sia passata almeno un'ora, a meno che non vogliate servire un succulento piatto di briciole.
Togliete quindi la torta dal forno e lasciatela raffreddare: non tentate di sformarla prima che sia passata almeno un'ora, a meno che non vogliate servire un succulento piatto di briciole.
Giacché i fichi son sugosi di natura, è molto probabile che durante la cottura caccino un bel po' di melassa: una volta che il dolce è freddo, vi consiglio di inclinarlo leggermente e di raccoglierla in un bicchiere, per versarla poi sulla torta o semplicemente berla con l'aggiunta di un po' d'acqua fredda in modo da stemperarne la stucchevolezza.
Passata l'ora, è arrivato il momento di capovolgere la torta: armatevi di un piatto di portata la cui circonferenza sia equivalente a quella del dolce e con somma cautela impiegatelo per ribaltare la torta.
Passata l'ora, è arrivato il momento di capovolgere la torta: armatevi di un piatto di portata la cui circonferenza sia equivalente a quella del dolce e con somma cautela impiegatelo per ribaltare la torta.
Quindi, portatela in tavola e fate festa.
Non ho avuto modo di testare, ma secondo me una cucchiaiata di gelato di crema e di cannella per accompagnarla ci sta davvero, ma davvero bene.
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