martedì 21 luglio 2009

Involtini di verdure

Questo è un antipasto o un contorno imbattibile in qualunque stagione: va da sé che l'estate, con materie prime belle fresche e che non arrecano danno mortale al portafoglio al momento dell'acquisto, è il momento ideale per prepararlo. Ovvero lo sarebbe se non vi fosse necessità di un prolungato uso dei fornelli. Ma il risultato finale vi farà dimenticare la sauna in cucina. Sauna che, per inciso, in questo caso specifico io mi sono risparmiata: il capolavoro vegetale che potete ammirare in cima è infatti opera della zia Lella, che me ne ha gentilmente omaggiato visto che, parole sue, di involtini ne aveva fatti un po' troppi, e trovandosi casualmente a due passi da me causa impegni vari ha ben pensato di fare un salto.
Lo so, ho una fortuna vergognosa. E per chi non ha la fortuna vergognosa di annoverare una zia Lella in famiglia, ecco la ricetta.

Ingredienti per due persone:
un bel peperone rosso
una bella melanzana non troppo polposa
un paio di pomodori San Marzano maturi e compatti
un etto circa di mollica di pane raffermo ma non troppo
olio per condire
capperi (rigorosamente sotto sale)
uno spicchio d'aglio
qualche fogliolina di basilico
idem dicasi di prezzemolo

Preparazione:
vi conviene iniziare dal peperone, che è la parte più seccante. Lavatelo bene, togliete il picciolo e quindi arrostitelo con il classico sistema, ovvero sulla fiamma del gas. Per farlo, posizionatelo su fuoco minimo con apposito spargifiamma e rigiratelo man mano impiegando una forchetta per evitare di arrostire le manine. Quando la buccia si è ben bruciacchiata, infilzate il peperone con la succitata forchetta, mettetelo in un sacchetto di carta e strofinate bene ma senza eccessi: la pelle si staccherà facilmente, ed eviterete di rendere la vostra cucina in tutto simile a una miniera della Ruhr. Una volta che avete eliminato la buccia apritelo per il senso della lunghezza, eliminate semini e filamenti (una bella passata sotto l'acqua corrente aiuterà) e tagliatelo a strisce di discreta grandezza.
Passate quindi a occuparvi della melanzana, che va lavata, privata del picciolo e tagliata a fette spesse sui tre millimetri. Prendete una bella padella antiaderente e arrostite via via le fette seguendo il procedimento illustrato per l'insalata di melanzane, quindi lasciate riposare.
I pomodori sono la parte più semplice: vanno infatti tagliati a metà per il lungo e privati dei semi.
A questo punto dedicatevi al ripieno. Se la mollica è duretta e poco malleabile, passatela velocemente sotto l'acqua corrente e strizzatela ben bene, altrimenti impiegatela così com'è. Mettetela in una scodella, aggiungete quindi i capperi dopo averli lavati per togliere il sale in eccesso, lo spicchio d'aglio privato del germoglio e tritato (io uso sempre la comune grattugia da cucina, con ottimi risultati), le foglie di prezzemolo e basilico pure esse tritate e un filo d'olio. Mescolate il tutto impiegando il cucchiaio di legno, o meglio ancora le mani.
E' arrivato il momento di fare gli involtini: distendete per benino le fette di peperoni e melanzane, mettete un cucchiaio di ripieno verso la base della striscia e quindi arrotolate. I pomodori non vanno ovviamente arrotolati: vi basterà farcirli con il citato cucchiaio di ripieno e decorarli con qualche capperetto sulla superficie.
Accendete poi il forno a 200°, prendete una pirofila delle giuste dimensioni e rivestitela di carta da forno. Sul fondo mettete gli involtini e i pomodori in modo che siano ben vicini gli uni agli altri. Irrorate con un filo d'olio (un filo, non di più) e metteteli nel forno. Quindi fuggite dalla cucina dopo aver preso una bottiglia di acqua fresca dal frigo, e tornateci dopo un quarto d'ora per chiudere il gas.
Attendete quindi con tutta calma che il forno si raffreddi, togliete la pirofila e portatela direttamente in tavola se i commensali non sono chi-chi, altrimenti disponete artisticamente le verdure nel piatto di portata, fosse mai che doveste turbare il loro senso estetico.
Poi sedetevi al vostro posto e gustatevi in santa pace i vostri involtini. E gustatevi pure la scena dei commensali chi-chi che, dopo il primo boccone, si avventano sul piatto di portata con la gagliardìa di un gruppo di camalli genovesi (e non mancate di farglielo notare a fine pasto: vi gusterete alla grande anche il dessert).

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