martedì 23 marzo 2010

Muni ai fornelli: cheesecake della comare

Quello che vedete è il risultato non della mia imperizia, ché mai sarei in grado di arrivare a cotanti risultati, bensì del talento della mia amica Muni: la quale Muni qualche giorno fa mi chiese cosa poteva farci con le briciole di biscotti che periodicamente si trovavano a invadere la sua dispensa. La mia risposta fu che le briciole si possono ottimamente impiegare per fare il cheesecake e con l'occasione le ho fornito la ricetta datami a suo tempo da una comare del paesello che, come tante comari del paesello, oramai ha tutto il parentame in America, intesa sia come Stati Uniti che America Latina, o a scelta in Canada. Nello specifico i figli, nipoti e pronipoti della signora in questione sono allegramente sparsi fra New York e Los Angeles più una manciatina in Massachussets, pertanto non so di dove sia esattamente originaria la preparazione: pertanto, mi par giusto definire la pietanza cheesecake della comare, perché l'affetto conta più delle indicazioni geografiche.
Ma tutto ciò fra parentesi. Su mio suggerimento, Muni si è messa all'opera con la figliolanza e ne è scaturita un'esperienza assai divertente e, come possono documentare le fotografie da lei stessa scattate, pure molto appetitosa: vi suggerisco quindi di seguire le sue orme, che vi forniranno occasione per passare qualche ora in grande allegria e di gustare e far gustare una merenda o un dessert davvero coi fiocchi.

Ingredienti:
briciole di biscotti e burro in rapporto di 3 a 1: se avete ad esempio 300 grammi di briciole (che vi basteranno e avanzeranno per una tortiera da 25 cm), calcolate un etto di burro
un paio di cucchiai di zucchero (facoltativi)
4 etti di formaggio tipo Philadelphia o simili
100 ml di panna fresca
2 uova medie
un cucchiaio abbondante di farina
la buccia grattugiata di un limone
frutta per decorare

Preparazione:
per iniziare foderate con carta da forno la tortiera, se provvista di cerniera apribile è meglio, in modo che detta carta formi il minor numero possibile di pieghe e pieghucce, quindi mettetevi all'opera.
Con il fedele cucchiaio di legno mescolate in una terrina le briciole di biscotti e il burro morbido finché si sono ben incorporati: se i biscotti son del tipo gallette vi suggeriscono di aggiungere i due cucchiai di zucchero, ma decidete in base al gusto personale.
Fatto ciò, versate il composto nella tortiera e con le manine ben pulite provvedete a coprire tutto il fondo realizzando uno strato piano e compatto.
E' il momento di passare al ripieno: in altra capace ciotola mettete il formaggio, la panna, la buccia di limone e il cucchiaione di farina e battete il tutto con gagliardìa per qualche minuto fino a che non avrete una crema liscia. Nel frattempo, accendete il forno a 150° e lasciate che si scaldi.
Versate quindi la crema nella tortiera e con il dorso della cucchiarella o meglio ancora una spatola cercate di pareggiare il più possibile la superficie: allo scopo vi sarà d'aiuto anche scuotere un po' la teglia prima di metterla in forno.
Fate cuocere per una ventina di minuti scarsi, quindi togliete la tortiera dal forno, fate raffreddare a temperatura ambiente e quindi mettetela in frigo almeno per un'oretta. Fatto ciò, la torta è pronta per essere sformata: aprite la cerniera, oppure con somma cautela e mani salde acchiappate i lembi di carta da forno e fate scivolare la torta sulla vostra superficie di lavoro (mi raccomando, massima attenzione pena lo sfascio della torta, cosa che in dirittura d'arrivo è roba da far piangere anche la cuoca più rude). Non togliete ancora la carta da forno, perché è utile a parare schizzi e altre amenità menre siete impegnati nel tocco finale.
Il quale tocco finale, ovviamente, è la decorazione: Muni ha impiegato delle pesche sciroppate con eccellenti risultati, ma ci si può sbizzarrire come meglio si crede a seconda della stagione e della disponibilità. Putacaso non aveste della frutta potrete provvedere alla bisogna con ghirigori di cioccolato fondente fuso al momento, granella di nocciole, qualche amaretto secco, un velo di cacao rigorosamente amaro (sennò si rischia la stucchevolezza), eccetera eccetera. Date libero sfogo alle vostra fantasia e ogni volta avrete un cheesecake sempre diverso.
A questo punto sempre con somma attenzione togliete la carta da forno e nell'operazione fate scivolare la torta su un bel piatto con cui la servirete. Tenetela quindi in frigo, tiratela fuori di lì una decina di minuti prima di portarla in tavola e quindi gustatevela in compagnia dei cuccioli e di chi vi è caro.
Muni ha realizzato il cheesecake lavorando di concerto con i suoi piccoli, ma tengo a sottolineare che esso si prepara agevolmente e in poco tempo pure da soli: purché non siate di quelle tapine come me che arrivano a casa sempre con i minuti contati, potreste quindi cogliere l'occasione per fare una sorpresa ai familiari stasera stessa senza che ciò vi impicci con la preparazione della cena. Sorpresa per la quale, vi assicuro, i familiari non mancheranno di essere contenti, e son cose che fan sempre piacere.

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