Ma procediamo con ordine. La dose che vi propongo vi consentirà di fare una ventina di bignè ben pasciuti: se avete babbo e familiari golosi, raddoppiate pure che non fate un soldino di danno.
Ingredienti:
250 grammi d'acqua
80 grammi di burro
150 grammi abbondanti di farina
3 uova grandi
un cucchiaio di zucchero, se impalpabile è meglio
un pizzico di sale
una punta di cucchiaio di lievito per dolci
crema pasticcera per farcire
Preparazione:
vi consiglio di fare prima la crema (doppia quantità rispetto a quella che trovate nella ricetta cliccando sul link qui sopra), così vi portate avanti con il lavoro e si può lasciarla raffreddare come si confà prima dell'impiego. Quindi datevi del tu con il resto.
In una capace casseruola antiaderente mettete l'acqua, il burro e il sale e fate scaldare a fuoco medio: quando accenna il bollore, giù la farina tutta di un colpo. Mescolate con gagliardìa impiegando il fedele cucchiaio di legno e visto che ci siete aggiungete pure lo zucchero. Quando tutto si è ben incorporato, tirate via dal fuoco, fate raffreddare e nel mentre che ciò accade aggiungete pure la puntina di lievito sempre mescolando assai bene.
Non appena il composto è freddo, è arrivato il turno delle uova: aggiungetele una a una, mescolando stavolta con le manuzze sante perché il composto è alquanto appiccicaticcio e la cucchiarella difficilmente potrebbe domarlo. Immaginate che la vostra mano sia un braccio impastatore meccanico, e muovetela nel composto imprimendole una rotazione: vedrete che alla fine vi verrà un impasto da visibilio, tutto bello liscio come seta.
Riscaldate quindi il forno a 250° (sì, deve essere bello rovente), rivestite una bella placca con carta da forno e metteteci dei mucchietti di impasto ben distanziati fra loro: fateli grandini ma non troppo, sennò c'è il rischio che il bignè non si cuocia all'interno.Metteteli quindi in forno e state lì a guardare: vedrete che i mucchietti si gonfiano allegramente, arrivando persino a ribaltarsi. E ciò è il segnale di un bignè ben riuscito, per cui fatevi i complimenti e datevi una pacca sulla spalla.
Riscaldate quindi il forno a 250° (sì, deve essere bello rovente), rivestite una bella placca con carta da forno e metteteci dei mucchietti di impasto ben distanziati fra loro: fateli grandini ma non troppo, sennò c'è il rischio che il bignè non si cuocia all'interno.Metteteli quindi in forno e state lì a guardare: vedrete che i mucchietti si gonfiano allegramente, arrivando persino a ribaltarsi. E ciò è il segnale di un bignè ben riuscito, per cui fatevi i complimenti e datevi una pacca sulla spalla.
Dopo una ventina di minuti o giù di lì sfornate i bignè ben cotti e fateli raffreddare per bene. Quindi armatevi di siringa da pasticcere e facendo con la stessa un buco sotto ciascun bignè farciteli di crema pasticcera. Completate con una bella spolverata di zucchero a velo, e presentate con giusto orgoglio il vassoio al babbo e ai vari commensali: i quali babbo e commensali, statene certi, apprezzeranno assai.
Con la stessa pasta base di possono ovviamente realizzare tutti i tipi di bignè per le più diverse preparazioni, ma su ciò tornerò un'altra volta: con quelli di San Giuseppe avete dato certamente il meglio di voi, per cui è giusto che vi riposiate, festeggiate in allegria e passiate uno splendido finesettimana. Cosa, per inciso, che ho tutta l'intenzione di fare anch'io. Buon weekend :)
Con la stessa pasta base di possono ovviamente realizzare tutti i tipi di bignè per le più diverse preparazioni, ma su ciò tornerò un'altra volta: con quelli di San Giuseppe avete dato certamente il meglio di voi, per cui è giusto che vi riposiate, festeggiate in allegria e passiate uno splendido finesettimana. Cosa, per inciso, che ho tutta l'intenzione di fare anch'io. Buon weekend :)
Apprezzo, apprezzo particolarmente
RispondiEliminaA noi proprio non vengono questi bigne!!!
RispondiEliminai tuoi son perfetti!
bravissima!
baci baci
@Dottor P:
RispondiEliminati lancio una sfida, voglio assaggiare i tuoi... :D
@manuela e silvia:
e com'è che non vi vengono? Io ai fornelli sono una caprona, eppure mi riescono bene. Se mi date qualche dettaglio in più posso provare a chieder lumi a chi sa: ho in famiglia la regina dei bignè, ovvero la zia Lella, e lei saprà certamente trovare la soluzione :)
Accetto la sfida.
RispondiEliminaNon vedo l'ora :D
RispondiEliminaJessie, io li ho fatti un paio di giorni fa e sono venuti buonissimi, a breve posto le foto sul mio blog. Posso mettere la tua ricetta (ovviamente citando la fonte)?
RispondiEliminaDa quello che ho letto non ci crederai, ma sono un ingegnere: ebbene si, anche la nostra categoria può "sfornare" (passami il termine) uomini che ai fornelli se la cavano decentemente!:P
P.S.
Sono capitato qui attraverso il post sulle patate in umido di MDB!
Ciao Alfredo, un ulteriore ingegnere che cucina?! E io che pensavo che Dottor P fosse l'unico e il solo!
RispondiEliminaIl permesso di citare la ricetta è ovviamente accordato: segnalami quando hai pubblicato le foto dei tuoi bignè, così le mostro al mio amato bene il quale, finalmente, avrà la riprova che sì, ingegneri e fornelli non si escludono a vicenda :D
Con un pò di ritardo, ma ecco qui i miei bignè^^ http://www.alfredomaesa.net/2010/03/28/bigne-alla-jessie.php
RispondiEliminaAlfredo, chapeau: sono bellissimi :) E complimenti per la miglioria dell'impiego dei cucchiai, la adotterò senz'altro!
RispondiEliminaGrazie ma il merito è della ricetta e di chi la ha saputa spiegare per bene, io l'ho solo eseguita bovinamente :)
RispondiEliminaAlla prox.