domenica 14 marzo 2010

Non per niente le chiamano droghe

Amato Bene: "Ciao tesoro, buongiorno! Ecco il caffè!"
Jessie: "Yaaaawn... Ma che ore sono? Quant'ho dormito?"
AB: "Un bel po'. Si vede che avevi sonno."
J: "Ho avuto un incubo..."
AB: "Ovvero?"
J: "Che ero ancora al liceo."
AB: "Uhm, come incubo non c'è male."
J: "E c'eri anche tu, anche se eri un po' diverso da come sei."
AB: "Diverso come?"
J: "Eri più alto, filiforme, e avevi una passione per i travestimenti glam: indossavi parrucche rosse alla Ziggy Stardust e suonavi Bohemian Rapsody dei Queen su un minipianoforte a forma di lavandino..."
AB: "Tesoro, una curiosità: come era condita quella buonissima pasta di ieri sera?"
J: "Mah, c'era mollica di pane, un pizzico di sale e zucchero, uvetta, chiodi di garofano..."
AB: "Sei sicura fossero chiodi di garofano?"

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