(Non mi chiedete chi è Axel Munthe: vi faccio gli occhiacci. Non potete non saperlo.)
Oltre a essere adatta a contrastare la caldazza, questa ricetta ha pure il vantaggio di essere pronta in pochissimi minuti, purché le foglie di vite siano già cotte e marinate in olio e limone. Altrimenti fate un investimento: acquistatele già pronte al negozietto etnico sotto casa - se abitate in città, che sarà pure invenzione del demonio ma ha il vantaggio di ampia scelta di ingredienti disponibili - oppure pagate il fratello, la sorella, l'amico compiacente e le foglie di vite fresche fatele approntare a loro seguendo le apposite istruzioni.
Ingredienti per due persone:
una decine di foglie di vite
120 grammi di tonno al naturale
mezzo vasetto di yogurt bianco
una manciata di foglie di menta e basilico
insalatina, rapanelli e/o verdure a piacere per decorare
Preparazione:
in una scodella sbriciolate il tonno con la forchetta e aggiungete le foglie di menta e basilico tritate; aggiungete quindi lo yogurt a cucchiaiate e mescolate per benino fino a ottenere una crema che sia compatta e sufficientemente liscia.
A questo punto vi potete cimentare nella preparazione degli involtini.
Prendete le foglie una per una, distendetele per bene con santa pazienza, e al centro di ciascuna mettete una bella cucchiata di ripieno.
Piegate quindi le due alucce della foglia verso la palluccia di ripieno in modo da coprirla, e con gentilezza arrotolatela verso l'apice della foglia stessa. Vi ritroverete con un involtino perfetto. E anche queste sono soddisfazioni.
Disponete gli involtini pronti su un piatto con foglioline d'insalata, decorate con rapanelli tagliate a fettine, pezzetti di carota o ciò che più vi garba (o che sta a intristire nel frigo), e portate in tavola.
E' una pietanza leggera, che va bene sia come antipasto sia come secondo piatto e che vi permetterà di dedicare il dopocena senza alcuna pesantezza di stomaco alle vostre attività preferite. Leggere un bel libro, per esempio. E se come me volete lasciarvi alle spalle il caldo cittadino, direi che La storia di San Michele di Axel Munthe ci sta proprio bene.
Disponete gli involtini pronti su un piatto con foglioline d'insalata, decorate con rapanelli tagliate a fettine, pezzetti di carota o ciò che più vi garba (o che sta a intristire nel frigo), e portate in tavola.
E' una pietanza leggera, che va bene sia come antipasto sia come secondo piatto e che vi permetterà di dedicare il dopocena senza alcuna pesantezza di stomaco alle vostre attività preferite. Leggere un bel libro, per esempio. E se come me volete lasciarvi alle spalle il caldo cittadino, direi che La storia di San Michele di Axel Munthe ci sta proprio bene.
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