"Donna di penna sono e non di pentola", dice mia madre. In effetti, stare ai fornelli non è mai stata la sua attività preferita, e con tutto il lavoro che ha sempre avuto da fare pure se le fosse piaciuto non ne avrebbe avuto il tempo manco se la giornata contasse il doppio delle ore prescritte. Va però detto che farà pure quattro cose, ma le fa clamorosamente buone: mi basta il ricordo delle straordinarie frittate che faceva in campeggio durante le vacanze, sempre diverse e sempre squisite, o i fagiolini trippati (sì, quelli che sono missing in action dal mio album fotografico causa macchinetta traditora, e che rifarò prossimamente, growl!), per farmi venire una fame clamorosa. Uno dei suoi cavalli di battaglia è questa zuppa, che è semplicissima e va bene per ogni stagione. L'ho proposta di recente al compagno di casa e di vita, che amando le patate più di un tedesco l'ha apprezzata parecchio. Per cui, se avete amici o persone care tuberofile, ecco la ricetta.
Ingredienti:
tre cipolle bianche di grandezza media
quattro grosse patate
un cucchiaio d'olio
un cucchiaio di parmigiano
Preparazione:
tagliate le cipolle in quarti (non più piccole) e mettetele a stufare in una pentola capace con il cucchiaio d'olio e mezzo bicchiere d'acqua a fuoco bassissimo e tenendo sulla pentola il fido coperchio di vetro; quando hanno cominciato ad ammorbidirsi, aggiungete le patate tagliate a spicchi, una presa di sale, rimettete il coperchio e lasciate cuocere per una mezz'ora abbondante sempre a fuoco minimo. Quando le patate sono cotte (saggiate con la forchetta per averne conferma) spegnete il fuoco, versate il parmigiano (e abbondate pure se vi piace il formaggio: male non fa), date una bella mescolata e, se è inverno, portate subito in tavola.
Se invece siste nel bel mezzo della calura estiva, aspettate che la zuppa raggiunga la temperatura ambiente, mettete in frigo e servitela il giorno dopo: vi basterà aggiungere un filino d'olio, dare una mescolata, se gradite spruzzare con un po' di origano, e avrete un ottimo primo piatto estivo che si accompagna assai piacevolmente a verdure, sottaceti e insalate.
E mille grazie alle donne di penna, che cucineranno pure tre volte l'anno, ma quando si mettono ai fornelli lo fanno come cucina comanda.
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